L’Unione Europea ha un nuovo strumento per difendersi dai cyberattacchi e per garantire la sicurezza informatica di tutti gli stati membri: il Cybersecurity Act. Il nuovo regolamento europeo sulla sicurezza informatica è infatti entrato in vigore il 27 giugno, rendendo permanente e rafforzando i poteri dell’ENISA. L’agenzia europea per la sicurezza informatica che dovrà assistere le nazioni, le istituzioni e le agenzie dell’Unione Europea che subiscono attacchi informatici. A coordinare la risposta dell’Unione Europea in caso di offensive su vasta scala e analizzare quanto avvenuto durante l’attacco. Anche allo scopo di individuare i possibili responsabili.

La cybersicurezza, che è sempre stata appannaggio dei singoli paesi, viene così affidata a livello europeo a un’unica agenzia dai poteri rafforzati. Creando un quadro comune per contrastare ogni forma di minaccia digitale. Dai timori legati al 5G (che ha ricevuto particolare attenzione da parte della Commissione Europea) fino alle intrusioni di nazioni ostili nei sistemi informatici dei paesi membri.

L’agenzia europea per la cybersicurezza dovrà promuovere una maggiore consapevolezza

sui temi della pirateria digitale e svolgere attività di ricerca e sviluppo in materia di cybersicurezza. L’ENISA avrà però un altro compito fondamentale: stilare le linee guida necessarie affinché le certificazioni di servizi, processi e dispositivi digitali siano considerate conformi agli standard del Cybersecurity Act. Andando gradualmente a sostituire quelle nazionali in vigore oggi. Le aziende del settore IT che fanno affari in Europa potranno così beneficiare di un’unica certificazione valida in tutta l’Unione.

“Con il nuovo regolamento abbiamo dimostrato quanto sia importante un approccio europeo alla cybersicurezza”, ha spiegato la commissaria per l’Economia Digitale Mariya Gabriel. “È cruciale che tutti i cittadini, le aziende e gli stati membri si sentano sempre più al sicuro”. Garantire questa sicurezza – in termini di difesa, certificazioni, coordinamento e ricerca – sarà quindi il compito affidato all’ENISA. Che potrà contare su un budget passato da 11 a 23 milioni di euro nel corso dei prossimi cinque anni.

Dall’incessante diffusione dei cyberattacchi, che oggi prendono di mira anche le infrastrutture strategiche delle varie nazioni, fino ai timori di spionaggio da parte di nazioni ostili. La sicurezza informatica è diventato un settore cruciale nella difesa delle nazioni. Con il Cybersecurity Act, l’Europa ha dimostrato di avere tutte le intenzioni di proteggersi dalle minacce digitali.

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