A cura del Marketing & Comunicazione di Eurosoftware Italia

Numeri del traffico di pallet e necessità del controllo aziendale

La gestione dei pallet EPAL è un tema complesso che ha un forte impatto economico, logistico e organizzativo sulle imprese coinvolte nel loro interscambio. Nel mondo circolano 650 milioni di pallet EPAL; quelli ritenuti di nostra competenza, in Italia, sono circa 90 milioni. Numero giustificato dal fatto che EPAL (European Pallet Association) è un marchio europeo che raggruppa produttori e riparatori licenziatari. Calcolato in 4,5 il numero medio di giri/anno di ogni bancale, si stima che i movimenti annui nel Paese siano 400 milioni (fonte OPAL). Ultimo dato: il prezzo medio di un pallet EPAL nuovo si aggira intorno ai 18 euro. Prezzo che per le difficoltà di approvvigionamento del legno (guerra russo-ucraina) è destinato ad aumentare. Per le imprese di spedizione, quindi, tenere una contabilità corretta dell’interscambio dei pallet, comprensiva della gestione del ciclo di vita, è un’esigenza assoluta. Questo, al fine di evitare perdite economiche e di tempo e danni di reputazione nella gestione di controversie con gli interlocutori interessati.

L’interscambio contestuale è l’ideale, quello differito dà luogo a buoni pallet

Lo sviluppo del nostro software di gestione nasce dalla necessità di soddisfare i clienti che vivono l’utilizzo del pallet spesso problematicamente. Abbiamo trovato nella Raccomandazione ECR Italia il miglior riferimento normativo per organizzare una gestione dei pallet EPAL che fosse razionale, virtuosa e sostenibile. ECR è un’associazione imprese che unisce molte tra le maggiori aziende di distribuzione e di produzione con operatori logistici e di settore. Il fulcro della questione è l’interscambio di pallet: quando è contestuale – il vettore ne riceve subito tanti quanti ne consegna – non ci sono problemi. Quando invece è un interscambio differito dà luogo alla emissione di buoni pallet (voucher), la cui gestione comporta numerosi aspetti logistici e organizzativi. L’impresa di spedizione è definita dalla Raccomandazione ECR Italia come “terzo polo logistico” che deve opportunamente dotarsi di un proprio magazzino (“polmone”) di pallet. Per poter organicamente compensare il traffico di dare/avere nei confronti sia dei suoi clienti diretti (mittenti delle spedizioni) sia degli indiretti (destinatari delle spedizioni).

I vantaggi del modulo CXP integrato in Courier Suite

La gestione del dato in Courier Suite nasce dal caricamento, nella lettera di vettura e nei borderò, del numero di pallet “a rendere” utilizzati. Il vantaggio immediato di CXP è quello di offrire un cruscotto chiaro ed intuitivo di monitoraggio del dare/avere di pallet fisici e buoni pallet. Con il quadro specifico per ogni singolo referente di interscambio. I buoni pallet ricevuti dal vettore che non ha ottenuto l’interscambio contestuale possono essere, secondo i casi, di due tipi: “al cliente” o “diretti”. I primi vanno consegnati al mittente della spedizione, i secondi sono in carico dell’impresa di distribuzione. Tutto questo è ben evidenziato in CXP assieme alla situazione dei pallet fisici considerati nelle loro tre fasi funzionali di:

  • “caricati” ossia inseriti nelle lettere di vettura;
  • “giacenti” cioè restituiti dal vettore;
  • “rimessi”, quelli restituiti al cliente.

Contattaci per approfondire come le ulteriori funzionalità di CXP risolvano la gestione dei pallet EPAL di ogni impresa di distribuzione.

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