Che l’autotrasporto non si fermi è un monito che arriva da molte parti sul fronte della produzione e della distribuzione. Come si devono regolare le imprese dell’autotrasporto vista la mappa dei focolai del Coronavirus nel nostro Paese?

Assotir, ricorda di prestare attenzione, senza cadere in atteggiamenti di panico irrazionale, e rimanda alle regole di prevenzione che sono state diffuse dal Ministero. L’associazione afferma come “non sia neppure ipotizzabile bloccare un’attività”, l’autotrasporto, “fondamentale per mantenere la produzione della pressoché totalità dei prodotti industriali. E che è la sola a poter assicurare la distribuzione, sin nella più piccola frazione, degli alimentari e degli altri beni di prima necessità”.

“L’autotrasporto non si fermi” significa anche sensibilizzare tanti altri settori legati ai bisogni essenziali delle persone quali farmaceutica e abbigliamento.

Assotir rimarca la necessità che ogni misura di limitazione della circolazione dei veicoli industriali sia attentamente valutata. “Non servono – e complicano le cose – decisioni assunte da Regioni o, peggio, singoli Comuni che hanno solo l’effetto di creare preoccupazione. E si rivelano del tutto impossibili da mettere in pratica”.

Alle imprese che transitano nelle zone “rosse”, è consigliato di consultare le pagine web delle Prefetture interessate per verificare se e come ottenere le necessarie deroghe o se annullare il viaggio.

Un invito, infine, alle precauzioni individuali, giudicate da Assotir come “assolutamente ragionevoli”, come ad esempio l’utilizzo della mascherina e degli altri strumenti di difesa.

L’autotrasporto non si fermi: sono allo studio tanti diversi metodi di protezione dal virus e tante cure per chi si ammala. Dobbiamo imparare a convivere a lungo con questo problema cercando di mantenere accettabili livelli qualitativi di vita.

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